lunedì 27 aprile 2009

Le parapluie


Le giornate di pioggia si susseguono, confondendo i ricordi, in un'unica corsa tra pozzanghere sempre più grandi e capelli zuppi d'acqua da asciugare, appena entrati in casa.
Poca luce e se non fosse per il verde sfacciato delle piante, si direbbe un autunno piovoso.
Chissà perchè sento la necessità di parlare del tempo, come a voler aggiornare un ipotetico lettore sulle condizioni meteo della mia città, mah...
In genere si parla del tempo per rompere il ghiaccio, per uscire da un silenzio imbarazzante o per offrire uno spunto a una persona troppo timida.
Un altro argomento che tratto volentieri è il cibo, ne parlo più di quanto ne cucini e meno di quanto ne consumi, perciò mi guardo bene dall'aprire un blog food, mentre ne leggo assiduamente alcuni, pregevoli per i contenuti, che spaziano oltre la mera trascrizione di ricette e, spesso, hanno un corredo fotografico di tutto rispetto.
Sono quasi le undici, fra poco mi dovrò mettere ai fornelli, per inventarmi qualcosa di commestibile, preferibilmente non letale e con un sapore che non ricordi l'acqua delle pozzanghere, che anche oggi ho evitato con maestria, zigzagando con agilità insperata.
Plog!

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