giovedì 30 aprile 2009

Cartoon


Nel mondo dei cartoni animati tutto è possibile, il malcapitato di turno esce dalle situazioni più cruente un po' ammaccato, ma salvo. Guardi, ridi e te ne dimentichi, sarà così anche per i bambini? Soprattutto per quei bambini i cui genitori hanno trovato nella televisione una tata a buon mercato? Non lo so.

Odio i notiziari, tutti, cos'è il giornalismo? Qualcuno me lo spieghi per favore.
Qualcuno mi spieghi il compiacimento di fronte alla catastrofe, le cassandre che predicono, anzi invocano, epidemie e carestie, come fossero gli auguri di Natale, da mandare un po' a tutti, che non si offenda nessuno. Ho spiato più di un'espressione delusa tra gli speaker dei telegiornali, alla notizia che in Italia non è ancora arrivata l'influenza suina. Ricordo con orrore le stragi di polli nelle aie delle cascine, forse abbiamo bisogno di qualche vittima sacrificale e non vediamo l'ora che si scateni una nuova pestilenza, vera o presunta, per accattivarci la benevolenza del divino, di cui abbiamo meritato il castigo.
Siamo convinti di stare in un cartone animato?

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