giovedì 23 aprile 2009

Il vero peccato è la privazione


Questa vita non è fatta per chi non sa apprezzare la danza senza scopo del pulviscolo illuminato dal sole delle sei del pomeriggio.
Non è degno dei suoi giorni chi, sformando una tarte tatin, non trova il modo di leccarsi le dita.
A che valgono i respiri di chi, passando per il viale dei tigli in giugno, non cerca di far entrare nei polmoni la maggior quantità possibile di aria, fino a inebriarsi del profumo dei fiori, resi languidi dal sole?

Lo stufato con le verdure al forno si è rivelato una delizia, peccato non aver ceduto alla tentazione di preparare una torta!

Nessun commento:

Posta un commento