venerdì 29 maggio 2009

A.A.A. principe azzurro cercasi


Questo week end sarà sicuramente meno eccitante di quello che lo ha preceduto, meno chilometri, meno caldo, meno soldi, meno shopping. No non mi dispiace, amo la pace e sono pigra, mica mi posso strapazzare così tutti i fine settimana!

Le rose nella fontana...sono nel giardino della Chevre D'Or di Eze Village, un albergo tres chic, con una vista mozzafiato sulla Costa Azzurra, semplicemente il paradiso.
Oggi non ho voglia di fare niente, me ne starei tutto il giorno al fresco, a leggere e sorseggiare acqua e sciroppo d'acero, invece devo ancora lavarmi i capelli e stirare i panni...davvero non ne ho punto voglia, no no!
Un principe azzurro mi salvi all'istante da questo destino crudele e mi porti sul suo destriero da Fragonard.
...
...
...
Allora!?!
Ok mi arrendo.

giovedì 28 maggio 2009

I'm back!


Cucù! Rieccomi qua, dopo tanti giorni di assenza ne avrei di cosine da raccontare. Dunque...potrei iniziare dalla domenica pomeriggio passata in campagna con gli amici, oppure il viaggetto in Francia con relativo shopping+sole+mare+GranPremio di Monaco e che dire della giornata trascorsa a dormire?
Ma la vera novità è che mi sono messa a dieta, non so dove, ho trovato il coraggio di salire sulla bilancia(rotta), che c'è a casa del mio babbo, la buona notizia è che segna sei chili in più del dovuto, la cattiva è che i chili di troppo sono comunque tanti. Credo di avere pazienza sufficiente per buttarli giù dalla torre uno dopo l'altro, senza ammorbare il blog di post sulla frustrazione e le privazioni, o, peggio, stilando noiosissimi, quanto inutili diari alimentari, anche perchè, disordinata come sono, finirei col fare un gran pasticcio.

venerdì 15 maggio 2009


Alcune di noi, sorelle, passano la vita come piccole api impazzite, alla ricerca del nettare migliore, senza mai trovarlo, altre si fermano sul primo fiore di farfara, certe che non saranno in grado di trovare nulla di meglio. Ciò che ci lega è la profonda infelicità, che scaturisce dall'insoddisfazione e il senso di colpa, che ci fa vivere con vergogna la nostra situazione.
Se ci ritirassimo tutte in convento il mondo finirebbe, anzi, non il mondo, ma l'umanità, siamo sicure che ciò sia male?

Tu ti rendi conto quando la persona che hai accanto è infelice, se la ami, fai di tutto perchè ritrovi la gioia di vivere. Appunto...se la ami...

Dream big!


Ho spostato la poltrona davanti alla finestra, vedo sfrecciare le auto sull'asfalto bagnato, inizio a contarle, ma smetto subito, è un passatempo alienante. Sul davanzale ho appoggiato un libro, una penna, una Moleskine e una tazza di tè, non so a che scopo, visto che ho troppo sonno, anche solo per pensare e ricomincio a contare le macchine.
Sul vialetto è parcheggiata da giorni una Panda verde, è un vecchio modello, ha la vernice scrostata e in alcuni punti si vede la ruggine, conosco il proprietario, un brav'uomo, che si prodiga per la famiglia, sempre affettuoso con i bambini, spesso, per risparmiare, va a lavorare in bicicletta. Anche oggi, nonostante la pioggia, è partito sulla bici, un po' traballante, per via dell'ombrello enorme che reggeva con una mano.
Il tè si raffredda, la copertina della Moleskine ha delle piccole crepe e gli angoli si sfogliano, aprendosi a ventaglio, mamma mia che sonno! Lascio tutto dov'è e mi butto sul letto sfatto, così come sono,con tutti i vestiti, chiudo gli occhi, solo cinque minuti...

mercoledì 13 maggio 2009

Cenerentola


Mi piacciono molto le scarpe iper femminili, quelle col tacco vertiginoso e i laccetti alla caviglia, purtroppo non sono in grado di portarle, ma faccio di peggio...in realtà calzo quasi esclusivamente gli orridi ciabattoni di plastica colorata. Quanto di meno elegante l'uomo abbia potuto concepire, ma di una comodità che ne giustifica la bruttezza, almeno per me!

martedì 12 maggio 2009

Quello che ti meriti


Appena finito di leggere e già ne comincio un altro della stessa autrice, ma non voglio scrivere del libro, piuttosto di ciò che mi ha ispirato il titolo: "Quello che ti meriti".
Ecco cosa ci meritiamo? Io cosa mi merito dalla vita? Non ne ho la più pallida idea, anche perchè farsi questa domanda, comporta il rischio di confondere i meriti con le speranze, bisogna fare un grande esercizio di onestà e obbiettività, mica facile!

lunedì 11 maggio 2009

Il sale della vita



La mia adorazione smodata per i dolci, non mi impedisce di coltivare una passione insana per il sale, odio i cibi sciapi e, grazie anche a internet, sto scoprendo un nuovo modo di concepire la salatura dei cibi. Oddio nuovo solo per me, che a mala pena conoscevo il gomasio, il sale rosa dell'Hymalaia e quello grigio dell'Atlantico...La mia ultima frontiera è il sale Danese affumicato, semplicemente fantastico, per me, che passando vicino al banco dei formaggi, annuso l'aria con voluttà, per catturare l'aroma della scamorza affumicata. Stasera l'ho voluto provare sull'uovo di un croque madame, ma so già che studierò altri abbinamenti meno scontati.
Intanto parte la caccia al fleur de sel de Guérande, spero di trovarlo e di non dovermi ipotecare un rene per pagarlo!

Io l’ho cercata sopra il colle
La mia piccola ribelle
Stava invece in casa tua
O bambola
Con me viveva sotto il sole
A nutrirsi di parole
Quando mai la rivedrò
O bambola
Si dice in giro che la tieni male
Come fai
Mandami a dire se è vero
Corro a prenderla
E se l’hai vista intorno al fiume
Per le strade sulla neve
Pensaci e fammela
Una ipotesi
Si dice in giro che la tieni male
Come fai
Mandami a dire se è vero
Corro a prenderla
Dicono che si è fatta brutta
Questo non mi va
Mandami a dire se è vero
Corro a prenderla
L’abbellirò con nastri rosa
Fiori gialli tra i capelli
Riderà incredula
O bambola
Riderà incredula
O bambola
Riderà incredula
O bambola

Per una bambola – Patty Pravo -1984


Lunedì bucato


Giorno di bucato, splende il sole e un venticello complice promette panni asciutti in poco tempo; come non approfittarne?
Intanto navigo in questo mare infinito, cogliendo spunti, ma ho la testa vuota e una gran sonnolenza.
Uff!

Fine settimana

Sabato siamo andati a Milano, un po' di shopping rende la vita(e il portafoglio) più leggera, di ritorno, abbiamo fatto tappa a Vigevano, dove ogni tanto ci concediamo una pizza lussuosa in uno dei più bei locali della città. La pizza è quella tradizionale napoletana, soffice, con i bordi rialzati e la pasta è deliziosa, si cena in uno scenario spettacolare, all'aperto, in una delle più belle piazze d'Italia: piazza Ducale
Per le via del centro si snodava un mercatino di prodotti tipici delle varie regioni, ho lasciato il cuore sul banchetto del sud Tirolo, dove, tra formaggi, speck e pani ai semi, mi sarei spesa una fortuna, se avessi fatto "la brava" a Milano!Pazienza sarà per la prossima volta, intanto ho scattato qualche foto, anche se il cielo era grigio e la luce scarsa, peccato, mi sarebbe piaciuto fare quattro passi dopo cena, ma ha cominciato a piovere e la macchina era parcheggiata distante, naturalmente l'ombrello era al riapro in auto.


Domenica siamo stati a una esposizione canina, era prevista anche una gara di agility, che non abbiamo visto, perchè la polvere e la lanugine dei pioppi ci hanno fatto scappare prima.










venerdì 8 maggio 2009

Profumo di fiammiferi


L'odore di fiammifero, curioso riscoprirlo preparando un piatto semi-crudo!
Complice l'enorme pila di panni da stirare, che ho lasciato crescere in modo irresponsabile, oggi non potevo stare troppo ai fornelli. Previdentemente qualche giorno fa ho acquistato un avocado, oggi è arrivato il suo momento: in una ciotola ho riunito l'avocado a dadini, i pomodori datterini, l'aglio a fettine, qualche fogliolina di basilico spezzettata a mano; li ho legati insieme con un filo di olio d'oliva extra vergine di Sicilia, una macinata di sale rosa e una di pepe nero e ho aspettato una mattinata che facessero conoscenza. Nel frattempo ho stirato lo stirabile, meditando sul tipo di pasta da sposare a un condimento crudo, ma ricco. Hanno avuto la meglio le tagliatelle all'uovo, sia perchè è uno dei tipi di pasta che preferisco, sia perchè cuoce rapidamente.
Da due settimane sto chiedendo a mio marito di comprarmi l'accendigas...nell'attesa uso un pacchetto di fiammiferi che ho trovato in fondo a un cassetto, adoro quel profumino di zolfo che si sprigiona, sfregando la capocchia sulla parte ruvida della scatolina! In genere mi sbruciacchio pure l'indice, fa parte del rito.

giovedì 7 maggio 2009

Verde speranza

(Foto by Noname)
Capitano di tanto in tanto dei periodi "no", a volte senza motivo apparente, altre perchè la vita ti mette davanti al dolore e ti dice:-Arrangiati-.
Vorrei riuscire a dominare la paura, che invece domina me e vivere le esperienze man mano che si presentano. Non mi riesce, pazienza!
Caspita non mi ero accorta di quanto è tardi, devo preparare il pranzo e caricare la lavatrice, rifare il letto e programmare il resto della giornata, va beh...

lunedì 4 maggio 2009

I ricchi e i poveri


A me il denaro non fa schifo, però non ho nessuna intenzione di sbattermi troppo per guadagnarlo, accetto solo ciò che mi piove dal cielo o giù di li. Men che meno posso tollerare l'idea di accumulare soldi, così, per avidità, io vorrei essere ricca per spendere, mica per sentirmi le spalle coperte, anche perchè l'unica cosa che, secondo me, copra veramente le spalle nella vita, è l'amore e quello fortunatamente è gratis.

Essere poveri è una vera schifezza, tutto è un problema, non puoi dare nulla per scontato e, se pure non si rischia di morire di fame, comunque anche una semplice cura diventa un lusso. Per uscire dalla povertà non basta lavorare, occorre avere fortuna, o un talento speciale, che poi anche quello è una gran fortuna.

Un soffio di primavera


Tutto ciò che mi piace ha a che fare con l'oscurità: il colore nero, l'inverno, i paesi scandinavi, le storie di vampiri...possiedo un animo crepuscolare. Eppure sono affascinata anche dalla tenerezza delle tinte pastello, dalla delicatezza della vita che rinasce in primavera, tante piccole creature arrivate a colorare il mondo. Come non essere pervasi da un senso di gratitudine?

C'è il bucato da stendere, la torta da infornare, tante piccole incombenze, che reclamano attenzione, come famelici pulcini in un nido, e mi ritrovo questa energia sconosciuta, che solo la stagione e un vago senso di appartenenza all'universo, possono avermi regalato.
Meglio così.


(Foto by Noname)

Noname vs natura



Tutto comincia con l'occasione di un week end lungo, mare, montagna, collina, giornate di sole e voglia di stare un po' all'aria aperta. Per me si tratta di una voglia inconsueta, preferisco stare in casa e, se proprio devo uscire, prediligo i paesaggi urbani, ma stavolta no...stavolta mi sono sentita stranamente in sintonia con la natura, al punto da sentire il bisogno di immortalare l'incontro.

Certo l'asfalto è rassicurante, rispetto alle insidie nascoste tra l'erba alta, però a volte trovo il coraggio, laddove di solito dimora la fobia e in barba agli insetti, sono riuscita a scattare qualche foto.

sabato 2 maggio 2009

Teddy Bear-Veronika Nagy


Mio caro blog eccomi qui, ti ritrovo ogni giorno, come un vecchio amico fedele, mi regali la sensazione di essere tornata adolescente e di scrivere le pagine di un diario quasi segreto.
Oggi siamo stati al mare: caldo, folla, confusione, sono molto stanca stasera, anche gli occhi mi fanno male, eppure ti cerco sempre, anche a costo di scrivere banalità senza fine.
Il mare era splendido, la spiaggia già attrezzata con le cabine dipinte di fresco, le sdraie e gli ombrelloni puliti e la sabbia, morbida da calpestare. Ci siamo riposati un po' su una panchina nei giardini, all'ombra e al profumo di un gelsomino fiorito; sotto un cespuglio, due piccoli merli, tutti saltelli e pigolii, scoprivano il mondo e venivano nutriti dalla madre.
La passeggiata era gremita di venditori ambulanti, per lo più senegalesi e cinesi, a un certo punto è arrivata una donna maestosa, accompagnata da una bambina, trascinavano una specie di trolley, una volta aperto si è sprigionato un aroma di cibo speziato, che contrastava quello dolce del gelsomino, era il segnale, in un attimo si sono radunati intorno alla donna tutti i venditori, per consumare il pranzo.
Ora sono davvero troppo stanca, comunque non c'è poi molto altro da raccontare, se non che ho passato un'altra bella giornata e di questo ringrazio.

venerdì 1 maggio 2009

Primo maggio


Gita in campagna, o meglio, sulle alture dell'entroterra ligure, in una splendida giornata di sole. Di ritorno, tappa alla fiera del primo maggio.
Tanto la prima era un tripudio di luce, colore e profumi della primavera, quanto la seconda è stata il trionfo della porchetta e della scarsa dimestichezza col sapone, inevitabile nella calca essere investiti dai terribili miasmi! Ma oltre alle prevedibili bancarelle di paccottiglia, c'era anche la fiera del bestiame, molto carina, tanti polli, pulcini, conigli, mucche, maiali, tacchini e faraone; li l'odore non era proprio profumo, ma non mi dispiace l'odore degli animali. I più buffi erano i maiali, indifferenti al pigolare senza sosta dei loro vicini pennuti, se ne stavano sdraiati uno sull'altro a sonnecchiare, muovendo pigramente le orecchie per scacciare le mosche.
Buon primo maggio!