sabato 2 maggio 2009

Teddy Bear-Veronika Nagy


Mio caro blog eccomi qui, ti ritrovo ogni giorno, come un vecchio amico fedele, mi regali la sensazione di essere tornata adolescente e di scrivere le pagine di un diario quasi segreto.
Oggi siamo stati al mare: caldo, folla, confusione, sono molto stanca stasera, anche gli occhi mi fanno male, eppure ti cerco sempre, anche a costo di scrivere banalità senza fine.
Il mare era splendido, la spiaggia già attrezzata con le cabine dipinte di fresco, le sdraie e gli ombrelloni puliti e la sabbia, morbida da calpestare. Ci siamo riposati un po' su una panchina nei giardini, all'ombra e al profumo di un gelsomino fiorito; sotto un cespuglio, due piccoli merli, tutti saltelli e pigolii, scoprivano il mondo e venivano nutriti dalla madre.
La passeggiata era gremita di venditori ambulanti, per lo più senegalesi e cinesi, a un certo punto è arrivata una donna maestosa, accompagnata da una bambina, trascinavano una specie di trolley, una volta aperto si è sprigionato un aroma di cibo speziato, che contrastava quello dolce del gelsomino, era il segnale, in un attimo si sono radunati intorno alla donna tutti i venditori, per consumare il pranzo.
Ora sono davvero troppo stanca, comunque non c'è poi molto altro da raccontare, se non che ho passato un'altra bella giornata e di questo ringrazio.

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